lunedì 25 ottobre 2010

Ricettazione O Incauto Acquisto?

La Suprema Corte,con la pronuncia del 30 marzo 2010,n.12433, ha riaffermato la compatibilità giuridica tra il reato di ricettazione ed il dolo eventuale.La norma incriminatrice,di cui all'articolo 648c.p.,richiede da parte dell'agente una piena consapevolezza nel commettere il reato di ricettazione. La Corte, nella citata sentenza,voleva comprendere se chi riceve o acquista un bene (senza conoscere la provenienza illecita) è colpevole del delitto di ricettazione o se invece consuma un incauto acquisto. La Corte di Appello aveva condannato Tizio per ricettazione, avendo acquistato da Caio su di un autogrill una scheda via card. Tizio, effettuato l'acquisto, dichiarava di non essere a conoscenza che la scheda fosse stata illecitamente rigenerata. Il problema che si pone , in concreto,è che la condotta posta in essere da Tizio deve essere valutata in base all'elemento psicologico dell'agente.La Corte di Appello,invece, aveva ritenuto che l'azione compiuta,da Tizio,integrasse il reato di ricettazione,consumato con dolo eventuale. L'agente, difatti pur avendo la piena consapevolezza dell'illecita provenienza del bene poteva essersi rappresentato il fatto ed accettato il rischio di commettere un delitto. La Corte di Cassazione pur ammettendo la compatibilità tra ricettazione e dolo eventuale,così come in passato avvalorato da una parte della dottrina,riformava la sentenza di appello. I giudici di piazza Cavour infatti hanno ritenuto che Tizio avesse compiuto un incauto acquisto. L'agente,difatti, non era a conoscenza della provenienza illecita della scheda acquistata (forse anche per colpa). Nell'incauto acquisto la conoscenza o comunque la consapevolezza non è richiesta. L'agente difatti risponderà a titolo di colpa,essendo l'incauto acquisto una contravvenzione. Per la Suprema Corte non basta il sospetto o un semplice dubbio per integrare il dolo eventuale nella ricettazione. Il dolo eventuale nella ricettazione richiede un atteggiamento psicologico più alto rispetto al mero sospetto